Apnee notturne cosa fare
Apnee notturne: una condizione da non sottovalutare
Le apnee notturne si manifestano con interruzioni, più o meno cicliche, del normale ritmo respiratorio durante le ore di sonno. Succede quando le vie aeree sono bloccate, in modo totale o parziale, dal collasso dei tessuti della parte posteriore della gola.
Le apnee portano il nostro organismo in condizioni critiche, poiché interrompono momentaneamente il cervello e il nostro organismo dell’ossigeno necessario.
Solitamente le apnee accadono più di una volta, durante la notte, specialmente quando si dorme in posizione supina, posizione che facilita il collasso del palato molle. Questi episodi rovinano decisamente la qualità del sonno e compromettono il riposo dell’organismo. Durante la giornata seguente, la persona potrebbe provare sonnolenza, poca concentrazione, riflessi rallentati, cambi di umore e anche depressione.
Solitamente i soggetti più colpiti sono gli uomini, ma può capitare anche a bambini e donne di qualsiasi età. Le apnee possono essere di vari livelli, più o meno prolungate, fino ad arrivare stati più gravi, dove si possono contare 5 o più episodi ostruttivi per ora.
Apnee notturne cosa fare?
Se soffrite di apnee notturne, la prima cosa è sottoporsi a misurazioni strumentali: polisonnografia, la poligrafia respiratoria ed elettrocardiogramma. Ci sono alcuni trattamenti chirurgici che possono alleviare il problema, anche se difficilmente saranno completamente risolutivi, come la correzione del setto nasale deviato o delle tonsille ipertrofiche, che contribuiscono al collasso del palato e all’occlusione delle vie respiratorie.
Nel frattempo, senza ricorrere a interventi chirurgici, provate semplici rimedi:
- Mai dormire supini, meglio su un fianco o quasi seduti, con comodi cuscini sotto la schiena;
- Esistono cucini posturali che favoriscono il mantenimento di una corretta postura;
- Se si è in sovrappeso, perdere peso;
- Mangiare poco e attendere una completa digestione prima di coricarsi;
- La sera, evitare assolutamente alcolici: l’alcool è un irritante per le mucose e ne facilita il collasso. Causa, inoltre, disidratazione.
Con questi semplici consigli la situazione potrebbe davvero migliorare; se poi utilizzate una CPAP la qualità del vostro sonno potrebbe fare grandi passi in avanti.
Utilizzare una CPAP
Si tratta di un ventilatore a pressione positiva che, con l’utilizzo di una mascherina nasale, immette una pressione continua nelle vie aeree, mantenendole aperte. Tra le caratteristiche delle CPAP più evolute vi è la presenza di un umidificatore, grazie al quale rendere la terapia molto più confortevole; e di una microSD su cui registrare i dati della terapia durante l’utilizzo, per renderli accessibili al medico.
Infine, una mandibola avanzata favorisce l’apertura del cavo orale.
Un semplice esperimento che vi consigliamo: state sdraiati supini, rilassate i muscoli del cavo orale e respirate, cercando di capire la resistenza che l’aria incontra passando per la gola. Sicuramente non russate, in quanto lo stare sveglio fa si che controlliate la rigidità dei muscoli del palato molle, ma appena vi addormentate questi collasseranno. Ora fate lo stesso esperimento, ma avanzate la mandibola inferiore: avvertirete sicuramente un maggiore flusso d’aria.
Per ottenere l’avanzamento mandibolare, senza ricorrere all’intervento, esistono dei bite dentali, fatti su misura.